L’artiglio del drago (La frontiera del drago), torna in tv un’altra serie storica tra le prime giapponesi in Italia

Siamo negli anni ’70 e anche in Italia cominciano ad arrivare diverse serie, molte di genere fantascienza, di produzione giapponese oppure co-produzioni tra Cina e Giappone come L’artiglio del diavolo o La frontiera del drago tra i titoli italiani di questa serie, oggi tornata in onda sempre grazie all’impegno e al lavoro di Rete Mia.

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Le prime serie tv giapponesi trasmesse dalla televisione italiana negli anni settanta e ottanta erano soprattutto di due tipi: del genere tokusatsu (“effetti speciali”) riferito a serie fantascientifiche, fantasy o horror; e quelle di genere storico, con protagonisti samurai e altri guerrieri del medioevo giapponese.

La serie nipponica L’artiglio del drago venne trasmessa in Italia tra la fine anni 70 e inizi anni 80 anche dalla Rai per poi passare su varie reti regionali come Italia 8, come si evince dal video del primo episodio in alto.

La frontiera del drago è una riduzione televisiva del romanzo cinese I Briganti. Si tratta di una co-produzione tra la Cina e il Giappone.

Kao Chiu, un governatore corrotto e malvagio, profana una montagna sacra, liberando gli spiriti di antichi guerrieri ribelli.

Anni dopo, gli eroi in cui questi spiriti si sono reincarnati lo combattono epicamente. Dopo lunghe vicende, combattimenti e battaglie, Kao Chiu sarà smascherato e portato alla disfatta.

La serie era composta da una sola stagione di 33 episodi di circa 30 minuti ciascuna.

Prima serie giapponese di genere storico sulla tv italiana, anche se condita da elementi di fantasia: inizia lunedì 15 settembre 1980 alle 19.20 su Tv1 La Frontiera del Drago (The Water Margin, 1973). Con Atsuo Nakamura (Lin Chung), Sanae Tsuchida (Hu San-Niang), Kei Satô (Kao Chiu), Isamu Nagato (Lu Ta).

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