Era l’anno 1991 e la Rai decise di prolungare i propri palinsesti anche per tutta la notte, complice i risultati auditel che indicavano sempre di più un dato preciso e incontrovertibile: oltre 2 milioni di spettatori fino alle 2 di notte, da qui l’ipotesi che molti spettatori per vari motivi ed esigenze potessero restare davanti la tv anche tutta la notte.
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Cosi dalla mezzanotte del 22 dicembre del 1991 inizia quella che fu un’altra grande rivoluzione della tv di Stato: i palinsesti 24 ore su 24, quindi la tv sempre accesa.
Dopo l’avvio vero e proprio delle prime trasmissioni televisive nel 1954 per arrivare poi all’accensione del Secondo Canale, poi del Terzo Canale, la tv pubblica, la Rai si apprestava quindi a tenere accesa la tv tutto il giorno notte compresa.
Si decise, dopo una riunione del consiglio di amministrazione della Rai di utilizzare proprio il periodo natalizio per lanciare la novità attraverso una campagna promozionale con spot pubblicitari.
Un altro motivo che convinse alla fine tutti a questa nuova modalità di programmazione fu quello ovviamente economico, infatti gli investitori pubblicitari vedevano nell’istituzione di altre fasce orarie ulteriori possibilità di introiti e nel cosiddetto tetto pubblicitario fissato dall’allora legge Mammì.
La legge infatti prevedeva di non superare un determinato tetto economico da “spalmare” in un determinato tetto di orario da non superare che era fissato non oltre il 4% orario settimanale in pubblicità che venne risolto con l’allargamento dei palinsesti partendo proprio dal Natale, periodo particolarmente fecondo per gli spot pubblicitari e per il pubblico particolarmente casalingo che era fermo davanti alla tv.
I palinsesti allungati anche per tutta la notte non portarono grosse novità rispetto a quanto già si faceva nell’arco dell’intera giornata e quindi si preferì di puntare sempre sui film classici con grandi attori, repliche dei grandi sceneggiati Rai come La freccia nera e via cosi.
La notte quindi diventò man mano uno spazio ottimale dove poter recuperare e riproporre lo sconfinato archivio storico della Rai.
Rai tre invece lanciò ad uno spazio speciale, il Blog, il calderone con il meglio o il peggio della tv.
Nel 1991, in occasione della prima Guerra del Golfo, venne per la prima volta adottata la programmazione 24 ore su 24, che prese definitivamente il sopravvento il 22 dicembre 1991.
Nei primi anni di trasmissione regolare, i programmi partivano intorno alle 17:30 e si concludevano verso le 23:30. Nei giorni festivi, l’inizio era anticipato alle 11:00, con un’interruzione dalle 16:00 alle 17:00.
Dal 15 gennaio 1968 le trasmissioni del Programma Nazionale cominciarono verso le 12:30, ad eccezione della domenica, in cui l’orario di inizio era anticipato alle 11:00, i programmi venivano sospesi dalle 14:00 alle 17:00 e proseguivano sino alle 23:30 circa.
Nelle estati dal 1968 al 1980 la pausa pomeridiana durava fino alle ore 18:15 (nell’estate 1975 fino alle ore 18:30, a meno che non venissero trasmessi particolari eventi).
Durante il periodo dell’austerity (dicembre 1973 e buona parte del 1974), indetto dal Governo Italiano, le trasmissioni si concludevano entro le ore 23.
Il monoscopio è un’immagine televisiva fissa prodotta allo scopo di verificare la qualità delle trasmissioni e delle apparecchiature televisive. Può essere prodotta da un particolare tubo elettronico oppure generata elettronicamente.
Veniva utilizzato nei primi anni di vita della televisione, per generare le immagini di prova. Il monoscopio viene anche impiegato per la calibrazione delle apparecchiature, ad esempio per regolare in modo ottimale luminosità, contrasto, saturazione e sintonia di un televisore.
Il primo monoscopio che venne utilizzato dalla Rai era in bianco e nero, ideato da Fulvio Brugia, basato sul monoscopio RCA e rielaborato dal grafico pubblicitario Erberto Carboni, lo stesso che creò il logo Rai anni 50 a lettere squadrate, inizialmente solo per la radio, e che poi aggiunse nel 1954 le due lettere TV sovrapposte.
Successivamente, con le sperimentazioni televisive a colori, venne sostituito da un monoscopio a colori, il Philips PM5544. Quest’ultimo fu proposto fino al 23 giugno 2012 nelle pause notturne che la Rai operava una volta alla settimana, il primo martedì del mese su Rai 1, il secondo martedì del mese su Rai 2 e il terzo venerdì del mese su Rai 3.
L’immagine era accompagnata da una nota continua: un Sol a 384 Hz per il monoscopio RCA, e a 400 Hz per il monoscopio Philips PM5544, che si alternava con una voce di una donna o con della musica.
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