Nella puntata di Radiosoap di martedi 27 ottobre in onda su Radiostonata, abbiamo ricordato e approfondito grazie al prezioso contributo dell’editorialista Paolo Pizzo di Scelta Tv, un altro storico programma televisivo, anno 1977 su Rete 1 prima che diventasse Rai Uno: si tratta di Non Stop, un varietà che é stato un vero apripista di tanti altri programmi negli anni successivi.
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Non stop infatti non aveva conduttori e proseguiva a ritmo velocissimo con tutta una carrellata di gag e sketch che hanno contribuito a lanciare anche tanti attori e comici all’epoca sconosciuti.
Il programma aveva alla regia il mitico Enzo Trapani, celebre regista e produttori di tantissimi varietà che sono entrati di diritto nell’olimpo della storia della televisione italiana e curiosità il programma aveva tra i produttori oltre lo stesso Trapani anche un certo Giancarlo Magalli.
La sigla della prima stagione della trasmissione venne scritta da Paolo Zavalloni, in arte El Pasador, che la pubblicò nel 45 giri Non Stop su etichetta New Polaris nel 1977. La sigla la potete ascoltare in alto.
Non stop nacque nel primo periodo successivo alla Riforma RAI, un momento particolare nel quale gli autori televisivi si occupavano quasi esclusivamente di sperimentazione innovativa, sia nel linguaggio che nel format.
L’idea decisamente rivoluzionaria rispetto ai canoni tradizionali imposti dal varietà sino ad allora, fu istituire un programma che non prevedesse la figura del conduttore/presentatore (ritenuto in passato fondamentale, anche per garantire coerenza ai contenuti trasmessi), lasciando completamente la scena a una sequenza ininterrotta e caotica di cabaret, musica e ballo, mantenendo comunque una certa continuità (da qui il sottotitolo apparentemente enigmatico ballata senza manovratore).
Questo tipo di format darà luogo a una serie illimitata di imitazioni, prima fra tutte quella del successivo Drive In di Antonio Ricci. L’idea poi di utilizzare anche dei pupazzi parlanti come molti di noi ricordano é stata anche questa pioniera per altri programmi con pupazzi parlanti venuti negli anni successivi.
Oltre al formato, il successo del programma fu dovuto anche alla presenza di un nutrito gruppo di giovani comici e cabarettisti in gran parte esordienti.
Tra loro meritano di essere ricordati Marco Messeri, Carlo Verdone, Massimo Troisi, Enzo De Caro e Lello Arena (nel trio napoletano La Smorfia), I Gatti di Vicolo Miracoli, I Giancattivi (trio fiorentino comprendente Francesco Nuti, Athina Cenci e Alessandro Benvenuti), Zuzzurro e Gaspare.
Nella prima stagione il fantasista Jack La Cayenne, consacrato il mangia-tazzine. Doveroso ricordare anche l’attore Ernst Thole (scomparso pochi anni dopo la sua partecipazione al programma), che con intelligenza e ironia interpretava il ruolo di un omosessuale.
Un capitoletto a parte merita sicuramente Enzo Trapani, un regista, sceneggiatore e produttore televisivo padre del varietà italiano, a lui si devono i varietà più belli e di grande successo della tv.
Diresse alcuni dei varietà più popolari della televisione italiana come Senza rete e Fantastico e scoprì un gran numero di artisti, soprattutto comici come Beppe Grillo e il trio Solenghi-Marchesini-Lopez e anche primedonne come Heather Parisi.
In particolare le due edizioni di Non stop furono estremamente innovative nel contenuto, nella formula e nell’impostazione scenografica, inoltre segnarono il punto di inizio per una serie di nuovi comici di grande valore come Massimo Troisi, Francesco Nuti, Carlo Verdone, Zuzzurro e Gaspare, Lello Arena, Enzo Decaro, Enrico Beruschi, I Gatti di Vicolo Miracoli.
Nel 1980 diresse Ilona Staller, Ernst Thole, Gigi e Andrea, Marco Columbro, Daniele Piombi e il cantante reggae giamaicano Peter Tosh nel programma di Rai 2 C’era due volte.
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